IN FASE DI AGGIORNAMENTO
I canali PMR 446 sono solo 8 e le frequenze rispettive sono:
Canale Frequenza
(MHz)
1 446.006.25
2 446.018.75
3 446.031.25
4 446.043.75
5 446.056.25
6 446.068.75
7 446.081.25
8 446.093.75
Passo di canalizzazione 6.25 Kz
Queste brevi note sul PMR 446 — che non appartiene al mondo dei radioamatori, perché le sue frequenze non rientrano nelle bande radioamatoriali — sono state realizzate per rispondere ad una richiesta sulle frequenze dei suoi canali. Le mettiamo nel sito perché speriamo possano essere d'aiuto anche ad altre persone con lo stesso desiderio di conoscenza.
Il servizio PMR (Private Mobile Radio) 446 nasce dalle decisioni del CEPT (la conferenza delle amministrazioni delle poste e telecomunicazioni europee) che obbligano gli stati membri a:
riservare la banda di frequenze 446.0 - 446.1 MHz per il servizio PMR;
esentare le apparecchiature PMR 446 da licenze individuali;
permettere la libera circolazione ed uso delle apparecchiature PMR 446 conformi agli standard tecnici europei ETS 300 296.
In Italia l'uso ricade nel regime di "autorizzazione generale d'uso" (DPR 447/01, art. 5 e D.L. 15/9/2003 "Codice delle Comunicazioni elettroniche") e richiede il rilascio dell'autorizzazione e il versamento di un modesto canone annuo, pari a 12 euro, che è indipendente dal numero degli apparati posseduti.
Il PMR 446 è pensato principalmente per un uso professionale, dove occorre disporre di un semplice servizio radio per comunicare su brevi distanze (interno di edifici, cantieri, manifestazioni sportive, spettacoli, fiere, alberghi, installatori, etc.).
Perché un apparato PMR 446 sia a norma deve:
essere un dispositivo portatile (palmare);
usare esclusivamente la banda di frequenze 446.0 - 446.1 MHz;
funzionare solamente in fonia (FM);
avere un'antenna fissa e non sostituibile;
non superare i 500 mW ERP di potenza;
ed ovviamente essere compatibile con lo standard ETS 300 296.
L'uso di microfoni esterni (compresi i tipi VOX), cuffie, auricolari, altoparlanti esterni, alimentatori a rete è liberamente permesso, purché il loro uso non cambi le caratteristiche d'omologazione della radio.
La banda di frequenze a disposizione è suddivisa in 8 canali simplex da 12.5 kHz, le cui frequenze sono state armonizzate per l'uso in tutta Europa.
Le radio LPD (Low Power Device) non sono apparecchiature radioamatoriali e si possono usare liberamente, senza alcuna formalità burocratica o tassa da pagare. Gli apparati, che devono essere omologati (potenza massima 10 mW, antenna fissa e non sostituibile, modulazione in FM), utilizzano la banda di frequenze 433-435 MHz. Chi usa un LPD deve fare attenzione a non provocare interferenze ai servizi prioritari, cioè i radioamatori nel segmento 433-434 MHz ed altri utilizzatori nel segmento 434-435 MHz.
È proprio per questa condivisione di frequenze (433-434 MHz) che elenchiamo qui di seguito i canali LPD, anche se non è chiaro fino a che punto un radioamatore possa liberamente collegarsi con persone che usano gli LPD, utilizzando i propri apparati radioamatoriali. Infatti chiunque (compresi i radioamatori) può comprare ed utilizzare un apparato LPD omologato, ma i regolamenti e le leggi che disciplinano l'attività radioamatoriale in Italia sono piuttosto contraddittori (Le radiocomunicazioni devono effettuarsi con altre stazioni di radioamatore italiane od estere debitamente autorizzate ... Le apparecchiature radioelettriche impiegate nelle stazioni di radioamatore [omissis] devono comunque essere utilizzate nel rispetto delle norme di esercizio ...)
La sigla CB sta per Citizen's Band (in inglese, letteralmente "banda cittadina") e identifica una banda di frequenze radio attorno ai 27 MHz (11 metri di lunghezza d'onda) destinata all'uso privato.
In Italia, la regolamentazione del diritto a irradiare le proprie trasmissioni sulla banda CB è stata ufficializzata solamente nel 1973 dopo almeno 26 anni di uso diffuso e clandestino.
La potenza concessa è di 4 watt e le apparecchiature utilizzabili devono avere una omologazione ministeriale. I tipi di modulazione ammessi sono AM (modulazione di ampiezza), FM (modulazione di frequenza) e SSB (banda laterale unica). La portata degli apparati, se si usano con antenne mobili è di 5-10 Km che può diminuire in presenza di ostacoli.
In particolari condizioni di propagazione, soprattutto utilizzando antenne ad alto guadagno, è possibile tuttavia effettuare collegamenti a distanze molto maggiori, arrivando talvolta a collegamenti intercontinentali.
Per trasmettere sulla banda CB occorre inviare una denuncia di inizio attività al Ministero delle Comunicazioni e pagare una quota annua di 12 euro (nel 2011), che è indipendente dal numero di apparecchi posseduti.
Le radio CB omologate possono utilizzare un massimo di 40 frequenze fisse (canali) comprese tra 26,965 e 27,405 MHz, secondo lo schema sotto evidenziato.
Le più recenti ricetrasmittenti CB impiegano un circuito di sintesi digitale (le radio più vecchiotte usano una grande quantità di cristalli di quarzo) e, quelle attualmente in commercio, hanno la frequenza normalmente suddivisa su 40 canali utilizzabili in AM e/o in FM. Il regime di concessione previsto dall’art. 335 è stato modificato da una sentenza della Corte Costituzionale N° 1030 del 1988, tale sentenza ha stabilito che la “debole potenza” non è più soggetta al rilascio di una concessione, ma bensì di una autorizzazione.
Normativa italiana
La legge italiana prevede che per l'uso di un apparecchio CB è necessario un'autorizzazione viene rilasciata dal Ministero per lo Sviluppo Economico.
A) dichiarazione dovrà essere presentata all'Ispettorato di zona (anche tramite Raccomandata) in carta semplice corredata dell'attestazione del versamento di 12.00 euro
(la dichiarazione)
B) pagare 12 € alla tesoreria dello stato, attraverso l'Ispettorato territoriale della propria regione di appartenenza, indipendentemente dal numero di apparecchi in possesso.
L'attività del radioamatore consiste nello scambio, in linguaggio chiaro e con l'uso di codici internazionalmente ammessi, con altri radioamatori autorizzati, di messaggi di carattere tecnico, riguardanti esperimenti radioelettrici a scopo di studio e di istruzione individuale.
ELENCO SUB TONI REGIONALI
SUDDIVISIONE FREQUENZE
L’Italia appartiene alla regione 1 dell’International Amateur Radio Union (IARU), quindi le frequenze prioritarie delle emergenze per il servizio radioamatoriale sono le seguenti (in caso di calamità e necessità devono essere utilizzate solo per emergenza):
Banda degli 80m: 3,760 Mhz LSB
Banda dei 40m: 7,110 Mhz LSB
Banda dei 20m: 14,300 Mhz USB
Banda dei 17m: 18,160 Mhz USB
Banda dei 15m: 21,360 Mhz USB
Banda dei 2m: 145,550 Mhz FM
Banda dei 70cm: 433,550 Mhz FM
DMR: TG 222112 (solo Italia)
DMR: TG 9112 (tutta Europa)
PMR: Canale 1 – Subtono 12
(446.00625 MHz – CTCSS 100 Hz)
PMR Montagna (Italia): Canale 8 – Subtono 16
(446.09375 MHz – CTCSS 114.8 Hz)
CB (Banda Cittadina): 27,065 MHz AM – Canale 9
Frequenze da monitorare in HF
MHZ : 14260 DX Spedition (USB)
MHZ : 14300 Emergenze - internazionale (USB)
MHZ : 21300 Emergenze - internazionale (USB)
CQ chiamata internazionale banda 6 metri: MHZ 50110 (USB)
CQ chiamata internazionale banda 20 metri: MHZ 14195 (USB)
IOTA Diplomi IFFA : MHZ 7044 / 7144 (LSB)
Banda 60 metri, non autorizzata:
monitorare le frequenza da MHZ 4750 a MHZ 5060 a volte trasmettono in AM -
in particolare : MHZ 4900, MHZ 5000